13 apr 2009




Tupac Amaru Shakur (New York, 16 giugno 1971 – Las Vegas, 13 settembre 1996) è stato un rapper, attore e produttore discografico statunitense, tra i principali esponenti del gangsta rap.

Artista rap di grande successo, tanto da essere considerato uno dei pilastri del genere nonostante la prematura scomparsa[3][4], nella sua carriera ha utilizzato anche gli pseudonimi 2Pac, Pac e Makaveli.

Tupac ha pubblicato un totale di 25 album, di cui undici in studio, due dischi dal vivo e sei raccolte tutte postume. Molte sue canzoni sono incentrate sulla vita difficile nel ghetto, sul razzismo e su problemi sociali in generale, ma anche sugli scontri con altri rapper, sull'abuso di alcol e droga e sulla violenza tra le gang di strada.

Secondo il Guinness dei primati, Tupac Shakur ha venduto più di 75 milioni di dischi[5], di cui 37 milioni nei soli Stati Uniti.

L'infanzia e l'adolescenza

Tupac Shakur nacque il 16 giugno 1971 al New York University Hospital. Sua madre, Afeni Shakur, era un membro delle Pantere Nere ed era in prigione per aver piazzato un ordigno esplosivo proprio mentre era incinta di Tupac, perciò rischiava una condanna a trent'anni ma, difendendosi da sola, senza avvocati, riuscì a respingere le accuse. Fu rilasciata un mese prima che Tupac nascesse. Il vero nome di Shakur era Lesane Parish Crooks, ma a sei anni venne ribatezzato Tupac Amaru Shakur, da tupac che in quechua vuol dire serpente lucente e da shakur che in arabo vuol dire riconoscente a Dio, in onore di Túpac Amaru II, capo di una rivolta in Perù contro i colonizzatori spagnoli nel XVII secolo e discendente dell'imperatore inca Túpac Amaru. Il padre, Billy Graland, abbandonò la famiglia dopo la nascita di Tupac, fu perciò Mutulu Shakur, suo padrino e primo marito di sua madre, a prendere il posto del padre.[7] Riguardo alle sue origini, Shakur disse:
(EN)
« I never knew where my father was or who my father was for sure. »
(IT)
« Non ho mai saputo con certezza dove fosse mio padre né chi fosse. »
(Tupac Shakur)

Solo nel 1994 ebbe i primi contatti con il padre biologico.

Solo nel 1994 ebbe i primi contatti con il padre biologico.
Un graffito rappresentante Tupac Shakur nei pressi di Chicago

Gran parte della crescita di Tupac ruotò attorno alla filosofia delle Pantere Nere. Tupac viveva con la madre e la sorellastra in condizioni di estrema povertà infatti la mancanza di una dimora fissa lo costringevano a frequentare ricoveri per senzatetto; di conseguenza, conservò poche amicizie e si dedicò piuttosto alla composizione di poesie, scrivendo un diario per tenersi occupato. All'eta di dodici anni, Shakur si unì ad una compagnia teatrale di Harlem e interpretò la parte di Travis in A Raisin in the Sun.

All'età di quindici anni, si trasferì con la madre a Baltimora, nel Maryland, dove fu accettato nella Baltimore School for the Art. Tupac amava le sue lezioni ed ebbe l'opportunità di studiare teatro, ballo e altre arti. Conobbe inoltre Jada Koren Pinkett, futura moglie di Will Smith, con la quale strinse una forte amicizia. Tupac, pur essendo ancora quindicenne, esprimeva già apertamente le sue opinioni sull'uguaglianza razziale. I suoi insegnanti lo ricordano come uno studente molto dotato: era un avido lettore, che studiava libri sulle religioni orientali o addirittura interi volumi di enciclopedia. Si guadagnò il rispetto dei ragazzi di Baltimora con il suo atteggiamento da duro e compose in questo periodo il suo primo pezzo rap firmato con lo pseudonimo di "MC New York". La canzone, ispirata dall'uccisione di un suo caro amico, trattava del problema delle armi da fuoco e del loro controllo.

Due anni dopo, Afeni mandò Tupac a vivere con un amico di famiglia a Marin City, in California. Tupac descriveva questo trasferimento da Baltimora come "quando ho abbandonato la vita normale". Mostrò una forte avversione e uno scarso rispetto per la legge, infatti fu spesso rimproverato per aver tenuto troppo alto il volume della musica che ascoltava. Nell'agosto del 1988 il patrigno di Shakur, Mutulu, fu condannato a sessant'anni di galera per rapina a mano armata, dopo essere stato per diversi anni nella lista dei 10 Most Wanted dell'FBI.

Shakur, presto, si trasferì assieme ad un vicino, provando a sostentarsi spacciando droga ma lui stesso racconta in più occasioni che gli stessi spacciatori lo scoraggiavano nel continuare e quelle stesse persone gli permisero di allargare i suoi interessi nel campo della musica rap come si può notare dalla classica hit Dear Mama:
(EN)
« I hung around with the thugs and even though they sold drugs they showed a young brother love.[8] »
(IT)
« Giravo con i thugs (in slang teppisti, delinquenti) e anche se spacciavano droga hanno mostrato amore ad un giovane fratello. »
(Tupac Shakur)

Successivamente divenne amico di Ray Luv, e insieme fondarono un gruppo hip hop chiamato Strictly Dope. I loro spettacoli nel quartiere fecero ottenere buoni consensi a Tupac e gli valsero un'audizione con Shock G dei Digital Underground.

Nel 1990 Shakur, dopo il provino, diventò il secondo rapper e ballerino per la Digital Underground. Mentre la sua abilità nel rappare migliorò rapidamente, i suoi testi non erano degni di nota ed egli era giudicato in modo ambivalente per la sua tendenza verso atteggiamenti da divo e per la sua personalità, a tratti violenta. Shakur collaborò per la prima volta ad un disco nel 1991, in This is an EP Release e in seguito in Sons of the P della Digital Underground.


Il debutto

Il 12 novembre 1991 il ventenne Shakur pubblicò il suo acclamato album 2Pacalypse Now. Il disco, anche se prodotto con l'aiuto della sua crew alla Digital Underground, aveva lo scopo di dimostrare il talento individuale di Shakur. Tupac si guadagnò il plauso del pubblico per la sua abilità nel mixaggio di tracce contenenti forti messaggi individuali, che esprimevano il suo rispetto per madri nere sole (Brenda's got a Baby e Part Time Mutha) e trattavano dei problemi legati al razzismo e alla vita nel ghetto.

L'album ebbe un ottimo successo, grazie anche al passaparola tra i giovani, ottenendo il disco d'oro, e Brenda's Got a Baby fu una presenza costante nelle classifiche statunitensi. Mentre Shakur sosteneva[9] che il suo album voleva descrivere i problemi che i giovani di colore dovevano affrontare, esso conteneva anche molte immagini di violenza da parte e contro la polizia. 2Pacalypse Now attrasse su di sé rapidamente la critica, in particolare dopo che un giovane, dopo aver ucciso un agente di polizia del Texas, dichiarò di essere stato ispirato dall'album. L'ex-vice presidente degli Stati Uniti Dan Quayle, per la sua campagna a favore della moralità, denunciò pubblicamente l'album dichiarando che non doveva avere "alcuno spazio nella nostra società". Tuttavia non ha ottenuto lo stesso successo degli album seguenti, soprattutto per la qualità approssimativa dei beats e per la scarsa notorietà dell'artista.

Nel 1991 debuttò anche nel mondo del cinema, facendo da comparsa nel film Nient'altro che guai, come membro della Digital Underground.

primi problemi con la legge

Assieme alla fama, per Shakur giunsero una serie di problemi con la legge che complicarono ulteriormente la sua immagine pubblica. Prima di iniziare la sua carriera discografica, Tupac aveva la fedina penale pulita. A Oakland, nell'ottobre del 1991, Tupac venne fermato da due agenti per un presunto attraversamento della strada senza badare al traffico e quindi pericoloso. Quando disse ai poliziotti «fuck y'all» («fottetevi tutti»), venne afferrato per la gola, sbattuta la sua testa sull'asfalto e dunque picchiato. Dopo l'accaduto intentò una causa per dieci milioni di dollari contro il dipartimento di polizia di Oakland, con cui giunse poi ad un accordo per un risarcimento di $42.000.

In seguito, nel 1992, venne arrestato dopo essere stato coinvolto in una rissa ad un festival all'aperto di Marin City, che culminò con la morte di un bambino di 6 anni colpito da una pallottola vagante; le accuse contro di lui furono ritirate dopo che Shakur giunse ad un accordo con i genitori del bambino.

Nell'ottobre del 1993, Shakur incontrò per caso due poliziotti fuori servizio che secondo lui stavano importunando e perseguitando un guidatore nero sul bordo di una strada di Atlanta. Shakur venne coinvolto in una rissa con i due poliziotti, a cui sparò (ad uno in una gamba, all'altro nelle natiche). Dovette affrontare delle accuse molto gravi, finché venne fuori che durante l'incidente entrambi i poliziotti erano ubriachi e stavano utilizzando armi sottratte da un armadietto contenente prove giudiziarie. Le accuse contro Shakur furono quindi anche in questo caso ritirate.

Il successo

Il 16 febbraio 1993 Tupac diede alle stampe Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z.. Il disco ottenne il disco di platino e includeva le hit I Get Around e Keep Ya Head Up, brani che esemplificavano la descrizione che Tupac faceva di sé stesso: una persona contemporaneamente violenta, passionale e dura, ma comprensiva e compassionevole. Keep Ya Head Up fu notata in particolare per il suo messaggio rivolto al rispetto delle giovani donne nere, in opposizione alla critica verso gli uomini che non le rispettavano.

Nel 1994 Shakur formò il gruppo Thug Life con alcuni amici. La formazione comprendeva Tupac, Big Syke, Macadoshis, Mopreme e Rated R. Il gruppo pubblicò il suo primo album Thug Life: Volume 1 per la Interscope nel 1994 con un discreto successo, ottenendo il disco d'oro. Il gruppo venne citato come esempio di "rapper socialmente consapevoli". La forza dei testi del gruppo si doveva senza dubbio a Tupac, infatti i suoi componenti ebbero scarso successo dopo la sua morte. Uno dei tanti tatuaggi di Tupac raffigurava proprio la scritta "THUGLIFE" (che significa The Hate U Give Little Infants Fucks Everybody (traduzione letterale VITA DA DELINQUENTE)) sull'addome.

L'accusa di violenza sessuale e la sparatoria di New York

Nel dicembre 1993, Tupac Shakur venne accusato di violenza sessuale. Secondo la sua testimonianza, egli incontrò una sua ammiratrice in un club, Nell's, la quale venne descritta dal rapper come desiderosa di "altro oltre che di conoscerlo". Ella fece sesso orale con Tupac sulla pista da ballo prima che lui la portasse nella sua stanza. La notte seguente, la ragazza lo raggiunse nella sua stanza d'albergo prima di uno spettacolo già programmato, mentre lei era intenta a fargli un massaggio, alcuni amici del rapper presenti quella sera interruppero la coppia volendo anch'essi godersi le attenzioni della ragazza. Shakur sostenne di aver lasciato la stanza disgustato e di essersene andato a schiacciare un pisolino. La ragazza, in disaccordo con la sua testimonianza, lo accusò di aver incoraggiato i tre uomini, tirandole i capelli, ad abusare della ragazza, anche sodomizzandola.[11] Il 7 febbraio 1995, Shakur fu condannato a 4 anni e mezzo di prigione per le accuse di violenza sessuale, dopo aver negato con veemenza di aver compiuto alcun crimine.

Poco prima dell'annuncio del verdetto, durante un apparente tentativo di rapina fuori da uno studio musicale a New York, qualcuno sparò cinque volte a Shakur. Tupac ricordò il fatto in un'intervista rilasciata poco dopo per Vibe. Nella notte del 30 novembre 1994, egli si trovava con il fidato amico Stretch, il manager Freddie Moore, e un altro amico; arrivarono allo studio per fare delle registrazioni per un conoscente, Booker, del quale il rapper non si fidava affatto. Quando entrarono nello studio, Tupac ebbe dei sospetti su due uomini di colore sulla trentina, entrambi vestiti con tenute militari da fatica e che sembravano non essere consapevoli della sua presenza. Notò inoltre che era meno prudente nei loro confronti di quanto avrebbe dovuto essere, poiché "had just finished smoking chronic" (aveva appena smesso di fumare marijuana). Shakur credette semplicemente che fossero della security di Biggie (The Notorius B.I.G.), con cui era ancora in rapporti di amicizia in quel periodo.

I due uomini, che Shakur descrisse come apparentemente di New York, si avvicinarono a lui con pistole 9mm identiche, obbligarono lui e i suoi amici a distendersi sul pavimento. La loro aggressione si concentrò quasi esclusivamente su Tupac, anche se minacciarono di sparare anche a Stretch. Spararono solo a Tupac, per un totale di cinque volte mentre egli fingeva di essere morto sul pavimento, lo derubarono anche di gioielli d'oro del valore di migliaia di dollari.

Fu trascinato in un ascensore e portato per sicurezza al piano superiore, dove lo stavano aspettando i suoi amici Biggie, Puffy, Little Caesar e altri. Shakur disse che i suoi amici si comportavano in modo molto strano, quasi come se fossero sorpresi che fosse ancora vivo. Le sue prime parole dopo aver realizzato quanto gravi fossero le sue ferite, essendo stato colpito alla testa, la coscia sinistra e l'inguine, furono "Oh shit. Roll me some weed." (O, merda. Rollami un po' di erba.)

Miracolosamente, sopravvisse e pochi giorni dopo lasciò l'ospedale contro l'opinione dei dottori, perché si sentiva perseguitato dalle telefonate e dai dottori.

Poco tempo dopo si presentò in tribunale su una sedia a rotelle per ascoltare il verdetto riguardo l'accusa di violenza sessuale. Shakur iniziò a scontare la sua pena già nella seconda parte di quel febbraio.

L'apice del successo

Nel febbraio 1995 venne pubblicato il suo nuovo album, più volte disco di platino, Me Against the World. Con questo album Shakur ottenne la definitiva consacrazione grazie alle canzoni Me Against The World, If I die 2Nite e Dear Mama; quest'ultima in particolare è considerata una delle canzoni rap più belle di sempre. Nonostante ciò era l'unico artista con un album al numero 1 delle classifiche pur essendo rinchiuso in prigione. In questo periodo egli sposò Keisha Morris, sua fidanzata già da diverso tempo; ebbe inoltre tempo di leggere molto, effettuando ricerche sulle opere di Niccolò Machiavelli, da cui lo pseudonimo Makaveli, e scrisse addirittura una sceneggiatura intitolata Live 2 Tell, tutt'ora in produzione.[12]

In ottobre, dopo quasi otto mesi di carcere, Shakur fu rilasciato sulla parola, in gran parte grazie all'aiuto del capo della Death Row Records, (l'etichetta discografica per la quale lavorava) Suge Knight. Suge pagò una cauzione di 1,4 milioni di dollari per il rapper, il quale in cambio fu obbligato a pubblicare tre album per la Death Row. Tupac non si era pentito, e anzi crebbe ancora in lui la rabbia e l'amarezza nei confronti delle autorità, che sono ben visibili nella sua musica.

Poche ore dopo il suo rilascio, Shakur venne portato in studio e iniziò a lavorare sul suo successivo album che venne completato in sole due settimane. Nel 1996, pubblicò il suo quarto lavoro da solista, All Eyez on Me. Era il primo doppio album con materiale originale nella storia dell'hip hop. Vendette oltre 9 milioni di copie ed è considerato il migliore album di sempre del genere. Da annoverare ci sono alcune canzoni che scalarono rapidamente le classifiche come How Do U Want It, 2 of Amerikaz Most Wanted in collaborazione con l'amico rapper Snoop Dogg, I Ain't Mad At Cha e California Love con Dr. Dre la quale rimase in testa alle classifiche per molte settimane e fu presa ad esempio per delineare il West Coast hip hop.

Continuò poi le sue prolifiche registrazioni, nonostante i problemi incombenti alla Death Row, dato che Dr. Dre abbandonò il posto come house producer e Suge Knight venne coinvolto sempre di più in attività illegali.

L'ultimo album creato da Shakur mentre era ancora in vita fu The Don Killuminati: The 7 Day Theory. Pubblicato due mesi dopo la sua morte, è un album solenne e scuro, in molte tracce del quale la propria morte viene prevista. Si dice che l'intero album sia stato composto in soli sette giorni, mentre la canzone più famosa di esso, Hail Mary, pare sia stata creata in mezz'ora. Le vendite dell'album furono superiori alle cinque milioni di copie.

Tupac si stava costruendo una carriera di attore. John Singleton scrisse il film Baby Boy pensando proprio a lui come attore protagonista, ma il rapper morì prima dell'inizio delle registrazioni. Venne poi sostituito con Tyrese Gibson, e il film uscì nelle sale nel 2001, cinque anni dopo la morte di Shakur. Nel periodo 1991-1996, Tupac recitò in 7 film, fra i quali Juice, acclamato dalla critica, Poetic Justice con Janet Jackson, e Gridlock'd con Tim Roth. Avrebbe dovuto inoltre essere il protagonista nel film Nella giungla di cemento (Menace II Society) dei fratelli Hughes, ma venne sostituito da Larenz Tate dopo aver aggredito i registi.

La morte

Il 7 settembre 1996, Shakur venne colpito a morte da 12 proiettili, di cui 5 al volto, sparati in corsa a Las Vegas, in Nevada, dopo aver assistito a un combattimento di boxe tra Mike Tyson e Bruce Seldon. Morì dopo sei giorni di intensa agonia nell'Ospedale dell'Università del Nevada per le conseguenze delle ferite riportate, alle ore 4:03. Era il 13 settembre 1996 ed aveva solo 25 anni. Tupac ha avuto ottimi rapporti con gente di spettacolo del calibro di Madonna, la quale avrebbe voluto un figlio dal rapper[13], e del pugile Tyson. Dopo la sparatoria di New York, i rapporti tra Tupac e Notorious B.I.G. si acuirono poiché quest'ultimo fu accusato di essere il mandante del tentato omicidio proprio dallo stesso Tupac. Tutto ciò scatenò il cosidetto scontro fra West Coast e East Coast nel quale i due protagonisti principali, Pac e Biggie si insultavano a colpi di beat come Hit 'Em Up di 2Pac e Who Shot Ya di Biggie. Grazie a questi innumerevoli dati Biggie e il suo amico Puff Daddy furono accusati da molti di essere i mandanti dell'omicidio di Tupac.

La polizia metropolitana di Las Vegas e la polizia di Compton, sebbene non abbiano mai risolto ufficialmente il caso, conclusero che Shakur era stato colpito dai Crips (una delle più celebri gang della zona di Los Angeles) di Southside dopo il combattimento di Tyson. Alcune ore prima, Tupac era stato coinvolto in una rissa tra l'entourage della Death Row, composto in gran parte da Bloods (altra celebre gang di L.A., rivale dei Crips) e un Crip di Southside Crip di nome Orlando Anderson nella hall dell'Hotel MGM dopo il match Tyson-Seldon. Shakur aveva iniziato a fare a botte quando avevo notato il ventunenne "Baby Lane" Anderson, che aveva picchiato un paio di settimane prima una delle sue guardie del corpo in un centro commerciale, che bighellonava nella hall. Anderson e altri furono in seguito sentiti dalla polizia in relazione all'omicidio, anche se non venne mai fatto il nome pubblicamente di alcun sospetto.

Va notato a questo proposito che Shakur e la crew alla Death Row si affidavano in genere a membri della gang Bloods per la loro sicurezza, mentre Biggie e quelli della Bad Boy si affidavano a membri dei Crips quando venivano in California. Una inchiesta del Las Vegas Times, pur non affermando quali fossero le fonti all'interno delle gang, concluse che Biggie (che era pure in città per il match) si offrì di pagare i Crips in cambio della morte di Shakur. La "Compton Gang Unit" notò che, ritornati a Compton, i Crips si vantarono dell'omicidio commesso. La polizia di Compton fu in definitiva molto delusa dalla mancanza di iniziativa dimostrata dalla polizia di Las Vegas nelle indagini sull'uccisione del rapper.

Yafeu "Kadafi" Fula, amico di infanzia di Shakur, oltre che membro degli Outlawz, era nella colonna di auto quando iniziò la sparatoria e disse alla polizia che forse avrebbe potuto identificare gli assalitori. Venne però ucciso poco tempo dopo nel New Jersey da suo cugino Kastro (altro membro degli Outlaw), poi venne fuori che i due erano ubriachi e stavano giocando con una glock e partì un colpo.

Il precedente tentativo di rapina aveva convinto il rapper a cercare una protezione esterna, per cui aveva assunto delle guardie del corpo dopo essere uscito di galera nell'ottobre 1995. Era noto inoltre che indossasse sempre un giubbotto antiproiettile in pubblico. Perché non lo portasse in quella notte fatale rimane tuttora un mistero.

Anche se molti sperarono che la morte di Shakur avrebbe aiutato a fermare l'eterno dualismo tra East Coast e West Coast, il suo rivale Notorious B.I.G. venne ucciso in circostanze molto simili circa sei mesi dopo. A peggiorare ulteriormente la situazione, giunse la notizia della morte di Orlando Anderson, colui che più tardi fu ritenuto il sospetto assassino, il quale nel marzo 1997 venne ammazzato in una sparatoria tra gang non legata alla morte di Tupac.

Eventi Recenti

Stranamente, Shakur ha pubblicato più canzoni dopo la morte che da vivo. Nonostante le cospirazioni, Shakur si dedicava con grande passione al suo lavoro durante la breve carriera. Shock G ricorda con affetto che Pac trascorreva giornate intere in studio, bevendo cognac Hennessy, fumando marijuana e sperimentando nuove basi e testi. Gran parte del suo lavoro fu esaminato e editato dopo la sua morte. La sua musica viene ancora pubblicata e attivamente mixata in giro per il mondo.

Shakur spiegò dopo essere stato scarcerato di aver in mente progetti elevati per il futuro, fra i quali l'uscita dalla scena rap con la pubblicazione di album di alta qualità, profondi, ogni più o meno cinque anni. Pac desiderava anche dare alla comunità molte più iniziative, quali per esempio una Little League (Piccola serie) per incoraggare i bambini neri a rimanere sulla retta via. Iniziò un progetto preliminare di nome "The Underground Railroad" che puntava a tenere lontani dalla droga i giovani coinvolgendoli nella musica. Anche se non visse abbastanza per realizzare questi sogni, la madre Afeni sta attualmente cercando di portare avanti il suo lavoro raccogliendo denaro destinato a un Centro per le Art.

Il 14 novembre 2003, arrivò nelle sale cinematografiche un documentario sul rapper dal titolo Tupac: The Resurrection; girato sotto la supervisione di Afeni Shakur, è narrato interamente dalla voce di Tupac, presa da materiale archiviato. Gli incassi sono stati destinati a un fondo di solidarietà creato da Afeni. Negli ultimi tempi è stata perfino creata una linea di vestiti basata sulla figura di Shakur, la "Makaveli Branded", che sta avendo un discreto successo. Nonostante la morte, ancora oggi Tupac è considerato da molti come il miglior rapper di sempre.

Il 14 dicembre 2004 è stato rilasciato l'album Loyal to the Game. Il disco è stato prodotto da Eminem e conta le collaborazioni di artisti di musica pop, quali Elton John e Dido, e musica rap, tra cui il già citato Eminem, Obie Trice, Jadakiss, Nate Dogg e la crew dei G-Unit. L'album ha ottenuto un ottimo successo e vinse il disco di platino[14], anche se non si può paragonare ai successi precedenti di Tupac.

Il 5 aprile 2006 è stata presentata al museo di Madame Tussauds di Las Vegas la statua di cera di Tupac Shakur. Jeni Fairey ha lavorato oltre 700 ore al suo capolavoro per riprodurre fedelmente il corpo di Shakur. L'opera pesa complessivamente 25 kg e ritrae Tupac a torso nudo con la sua classica bandana e tutti i tatuaggi. La statua ha fatto il giro del mondo per ricordare il suo decimo anniversario di morte, ed è stata esposta a New York, Hong Kong, Shangai e Londra, per poi stabilirsi definitivamente nel museo Tasca.

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